
Ogni cambiamento comincia con un passo
Il clan è un modello di comunità allargata in cui tutti si sostengono a vicenda per garantire il benessere della collettività.
Ognuno, all’interno del Clan, ha il proprio ruolo allineato ai propri sogni, ai propri desideri, alla propria vera natura.
Ogni uomo o donna, ragazzo ragazza, ha il dovere di seguire la propria visione sostenuto dagli altri membri del clan, dagli anziani, dai saggi.
Al giorno d’oggi il Clan si potrebbe tradurre con quei gruppi di uomini e donne sul cammino del risveglio personale che si sostengono, si aiutano, a volte uniscono le loro energie e creano comunità ecosostenibili, eco villaggi.
Allo stesso modo la Tenda Rossa, aldilà di essere una cerimonia legata ai cicli della Donna e della Luna, è quello che si può definire uno spazio sacro, uno spazio in cui potersi prendere i propri tempi, poter rallentare, poter essere creative, potersi confidare, poter esprimere la propria verità.
Anche in questo caso non occorre necessariamente una tenda rossa piantata nel villaggio; al giorno d’oggi è possibile fare laboratori creativi in cerchio, creare un rituale sacro per le mestruazioni da tramandare alla propria figlia, alla propria nipote, sorella, amica, è possibile incontrarsi una volta al mese e raccontarsi.
Quando parlo del bastone della parola mi riferisco sia ad uno strumento di potere per esprimere la propria verità personale all’interno dei cerchi di consiglio dei Clan sia di uno strumento che ci mette in contatto con una qualità meravigliosa che è l’ascolto attivo.
Quante persone oggi sono libere di parlare? Quante persone, soprattutto, vengono ascoltate attivamente? La maggior parte di noi non ascolta o, se ascolta, ascolta distrattamente e con la risposta già pronta. Quindi, in realtà, non ascolta.
Il bastone della parola è invece uno strumento bellissimo, uno strumento democratico direi, che fa da amplificatore all’unicità insita in ciascuno di noi. Ognuno ha diritto ad un tempo per parlare mentre gli altri devono essere in ascolto attivo, non possono pensare ai fatti loro, in modo tale che quando l’oratore finisce potranno esprimere qualcosa di veramente sensato e sentito …immagina se usassero il Bastone della Parola in Parlamento, ad esempio, quanto migliorerebbe la nostra realtà!!!
“Il bastone parlante viene passato da persona a persona e solo chi lo tiene in mano ha il permesso di parlare.
Questa forma di procedura viene usata per molti secoli dai nativi americani, essa riconosce il valore di ciascun oratore.
Ciascun membro del cerchio deve ascoltare attentamente le parole che vengono pronunciate in modo che non abbia da ripetere informazioni inutili o fare domande non pertinenti.
I bambini indiani vengono educati all’ ascolto fin dall’età di 3 anni e imparano anche a rispettare il punto di vista degli altri.
Il Bastone parlante può essere fatto di qualsiasi persona in piedi (albero) e ciascun pezzo di materiale impiegato racconta della Medicina personale del proprietario del Bastone.”
Jamie Sams
Nella lista qui puoi scaricare le qualità di alcuni alberi con cui poterlo fare (cerca sempre possibilmente di raccogliere rami già spezzati oppure se proprio non è possibile fai un’offerta all’albero e domandagli il permesso di tagliare un suo ramo per un utilizzo sacro).
Anche i colori che usi sono importanti perché imprimono una certa energia al bastone a seconda del luogo e della circostanza in cui desideri utilizzarlo. Puoi scaricare le qualità dei colori qui.
Importante in questa pratica stare attenti all’uso della parola* per non ferire l’altro e viceversa.
*vedi 4 accordi toltechi